Volt: l’Europa a Senigallia
Chiara Pietrucci ha rappresentato Volt Senigallia nel consueto appuntamento del martedì su Radio Duomo con Prospettive.
Continua senza sosta il viaggio alla scoperta delle liste che saranno protagoniste della prossima tornata elettorale senigalliese. Nell’ultima puntata di “Prospettive: la politica si racconta in radio” è stata ospite la 33enne Chiara Pietrucci, rappresentante di Volt Senigallia, laureata in Filologia moderna con un dottorato in Scienze umanistiche. Da sei anni insegna Lettere nella scuola secondaria. Ha pubblicato diversi libri e saggi, anche su due personaggi senigalliesi, Giulio Carlo Fagnani e Antonio Abati. Ma andiamo con ordine, cosa è Volt? è un movimento o un partito? Volt è organizzato con il metodo della community organizing, già usato in alcune campagne elettorali di Obama o di Macron. Consiste nell’avere rappresentanti sparsi sul territorio che conoscono molto bene i problemi di quelle aree, per poi in qualche modo ragguagliare anche i loro responsabili nazionali o regionali. Volt è una rete che sfrutta molto le nuove tecnologie, gli attivisti sono sempre tutti connessi attraverso dei workplace, una sorta di Facebook per le aziende. L’organizzazione di Volt è uguale sia a livello europeo che locale: c’è sempre un responsabile cittadino e poi dopo ci sono i responsabili di diverse aree di lavoro come la comunicazione, gli eventi, il foundraising, ecc.
Normalmente chi si avvicina Volt è la cosiddetta “generazione Erasmus” che ormai è diventata una generazione molto ampia, perché l’Erasmus è un programma cha va avanti da trent’anni, quindi ci possono essere anche persone di 50 anni che hanno usufruito di quell’esperienza. Per quanto riguarda il programma elettorale che sarà proposto ai cittadini senigalliesi, a Volt sicuramente piacerebbe istituire un Ufficio Europeo, cosa che altri Comuni hanno già fatto ed effettivamente dove è stato aperto ha portato grandi benefici per il territorio quindi non solo per la città, ma anche per l’entroterra. Si tratterebbe di un ufficio dove lavorerebbero degli europrogettatori, specializzati ad attirare fondi europei.
Mentre per quanto riguarda le politiche migratorie, la posizione di Volt è che vanno sicuramente rivisti i trattati di Dublino, probabilmente vanno previste nuove forme di visto, nuove forme di entrata, potrebbero essere temporanee, potrebbero essere lavorative. Vanno fatte le distinzioni ci sono tanti migranti economici, ci saranno tanti migranti climatici quindi sicuramente non si può chiudere la porta o comunque fare la voce grossa su questo tema perché non è il vero problema del nostro paese.
Ultima battuta sul tema dei “parcheggiatori abusivi”, Chiara non ha dubbi: «Sicuramente si potrebbe risolvere dando un lavoro differente, impiegandoli in un’altra maniera, non sono un problema»
Potete rivedere il video della puntata sulla pagina Facebook “La Voce Misena – Radio Duomo”
Programma condotto da Fabrizio Ricciardi e Nicola Mariani Social room: Luca Marconi Articolo scritto da Patrizio Vetulli