“Iniezioni di disinfettante e candeggina e luce solare.” Ha fatto il giro del mondo l’esternazione del Presidente Trump durante il briefing sull’emergenza coronavirus del 24 aprile. Imbarazzo, ilarità generale e sconforto verso il presidente degli Stati Uniti che ha fatto del suo essere sopra le righe marchio distintivo.
Un’idea folle, assolutamente antiscientifica e pericolosa che è stata comunque seguita da decine di suoi concittadini che ora risultano ricoverati in ospedale per intossicazione.
Trump non è – tuttavia – l’unico capo di stato a proporre bizzarre cure contro il coronavirus.
Madagascar
Il presidente del Madagascar, Andry Rajoelina, il 20 aprile ha ufficialmente annunciato di avere una cura per il coronavirus. Si tratta di un potente mix di erbe locali (artemisina e ravintsara) e oli essenziali in grado a suo parere di garantire la prevenzione dalla malattia e curare i pazienti malati di Covid-19. L’Oms ha ammesso che alcune piante possono “attenuare i sintomi” del coronavirus ma ha precisato che non esiste “alcuna prova” dell’efficacia del rimedio. La bevanda, chiamata Covid Organics, è distribuita gratuitamente nel paese.
Bielorussia
Il presidente Bielorusso, Alesander Lukashenko consiglia ai suoi concittadini vodka, sauna e trattori.
Lukashenko ha bollato il coronavirus come psicosi e non ha predisposto alcuna misura di distanziamento sociale consigliando come profilassi il lavoro nei campi e guidare i trattori, “perché il trattore guarisce tutti i mali”. I ristoranti e i bar sono aperti, così come continuano le manifestazioni di massa. È di fatto l’unico campionato di calcio ancora in corso.
India
Suman Haripriya, una parlamentare del partito del primo ministro Narendra Modi, ha pubblicamente esaltato le proprietà terapeutiche dei rifiuti corporei bovini.
In India la vacca è considerata animale sacro dalla maggioranza indù, tanto che in alcune cerimonie religiose i fedeli si fanno versare addosso urina e feci del bovino per mostrare la loro devozione nei suoi confronti.
Nei primi giorni di marzo il piccolo partito nazionalista Akhil Bharat Hindu Mahasabha ha organizzato feste a Nuova Delhi e in altre città durante le quali i partecipanti hanno bevuto urina di mucca per proteggersi dal coronavirus.
Scritto da: Nicola Mariani