Non solo il Brasile di Bolsonaro. Il coronavirus sta colpendo fatalmente tutto il Sud America. Già alle prese con rivolte politiche, crisi economiche e sistemi sanitari al collasso, questa la situazione di alcuni Paesi.

Cile

Il presidente del Cile, Sebastian Pinera, ha decretato il 20 marzo lo “stato d’emergenza” per 90 giorni. La misura lascia il controllo della sicurezza e dell’ordine pubblico nelle mani dell’esercito. E’ stato posticipato ad ottobre il referendum fissato per il 26 aprile per modificare la Costituzione.

Venezuela

La diffusione del virus rischia di aggravare la crisi umanitaria. Il 44% degli ospedali non ha elettricità in maniera continua e il 66% non ha acqua corrente tutte le 24 ore del giorno. Il 16 marzo, Maduro ha annunciato la “Quarantena Sociale”. Al momento sono 144 i casi confermati e 3 morti.

Ecuador

Con 3.465 casi è tra i paesi più colpiti del Sudamerica. I due terzi sono concentrati nella provincia di Guayas, la cui capitale Guayaquil è fra le città più coinvolte dall’emergenza sanitaria. La paura e il dolore sono acutizzati dall’impossibilità di seppellire i morti. 

Colombia

Il presidente Iván Duque ha proibito a tutti gli stranieri non residenti di entrare in Colombia e ha decretato una quarantena obbligatoria. Almeno 23 detenuti sono morti in una prigione di Bogotà,  durante un tentativo di evasione di massa causato dalle preoccupazioni dei detenuti per il coronavirus. 

 

Scritto da: Nicola Mariani