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L’epidemia, iniziata a Febbraio, è partita da un uomo di sessant’anni proveniente dalla Lombardia, in Italia.
Il primo decesso è avvenuto il 17 Marzo, da quel giorno il Governo ha cominciato a chiudere negozi e ristoranti, ma non siamo in una situazione di totale Lockdown. È possibile uscire, fare passeggiate, andare a correre e fare esercizio fisico. Abbiamo solo il divieto di non creare sovraffollamento.
Qui in Brasile abbiamo considerevoli problemi legati all’economia. Stiamo lavorando per superare la crisi economica, i disoccupati sono dodici milioni e ci sono moltissimi i lavoratori in nero che basano la loro attività sulla vendita in strada. Per queste persone si è prevista l’erogazione di seicento Real (circa 100 euro) per 3 mesi nell’intento di aiutarli.
Il nostro presidente, Jair Bolsonaro, sta dando un messaggio poco chiaro alla popolazione. Non segue le misure di contenimento del virus e sostiene che si tratti di una banale influenza.
Questo presunto compromesso tra economia e tutela della salute, ha portato il Paese sull’orlo di una crisi, culminata con la richiesta delle dimissioni del Ministro della Salute. Il nostro sistema di salute pubblica è abbastanza diffuso, ma negli anni ha sempre più sofferto della mancanza di investimenti.
Sto girando questo video oggi, domenica 26 Aprile, e abbiamo cinquantamila casi confermati e quasi quattromila morti. Alcune regioni del Brasile hanno quasi raggiunto il numero massimo di posti disponibili per persone che necessitano di cure intensive.
Le prospettive non sono buone. Spero di poter portare presto buone notizie e che possiamo affrontare tutto ciò insieme.
Marta Valim è una giornalista brasiliana che vive a Rio de Janeiro. Laureata in Politiche e Affari Internazionali, ha lavorato per diverse testate giornalistiche brasiliane ed agenzie di stampa. Al momento lavora nel settore pubblico.